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Attività Segreteria Generale

In Consiglio dei Ministri la privatizzazione di Poste Italiane - PETITTO: "Azienda vive se rimane indivisa"

24 GENNAIO 2014

 Il Sole 24 ORE - Radiocor 23/01/2014 - 19:14

 

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NOTIZIARIO DEL GIORNO

 

Poste: in Cdm testo privatizzazione asciutto, per Slp Cisl a dipendenti 5%

 Il Segretario Generale Cisl Poste, Petitto: 'Azienda vive se rimane indivisa'

 

Radiocor - Roma, 23 gen - Sara' un testo asciutto il Dpcm sulla privatizzazione di Poste Italiane che arrivera' domani al tavolo del Consiglio dei ministri. Un testo che, secondo quanto si apprende, non dovrebbe toccare il tema della governance ne' quello dell'azionariato ai dipendenti. Proprio su quest'ultima questione mette le mani avanti Mario Petitto, segretario generale della Slp Cisl, sindacato che in azienda ha la maggioranza assoluta. 'Noi - dichiara a Radiocor - non vogliamo rivendicare percentuali altissime tali da squilibrare il governo dell'azienda ma riteniamo che una quota del 5% sia consona ai lavoratori. Una quota che dev'essere gratuita'. Petitto aggiunge che 'non concepiamo questa attribuzione di azioni in forma individuale come accaduto per altre aziende come Alitalia. Noi la immaginiamo come una quota indivisa che resti nella proprieta' dei lavoratori'. In generale riguardo alla privatizzazione e all'Ipo di Poste Itali ane, Petitto sostiene che 'e' una buona operazione, e nel dire questo c'e' una ragione ben precisa. Noi da anni stiamo facendo i conti con i rischi costanti di spacchettamento dell'azienda. Purtroppo il proprietario, ovvero lo Stato, e' indebitato. Si e' parlato della vendita del Bancoposta, di PosteVita, del patrimonio immobiliare. Qualsiasi di queste scelte avrebbe ucciso l'azienda. Ora, con la soluzione che si prospetta, Poste vive, visto che vive solo se resta un'azienda unica. Di fronte al rischio di spacchettamento noi riteniamo sia molto piu' conveniente, importante e giusto ragionare sull'apertura del capitale ai privati. E su questo la Cisl e' disposta a ragionare'. In un simile scenario si innesta 'l'antica discussione della partecipazione dei lavorati al capitale dell'impresa come gia' avviene per tanti altri operatori postali, con la conseguente rappresentanza in cda. Avere i lavoratori in quell'assise potrebbe essere d'aiuto all' azienda'.