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Attività Segreteria Generale

DICHIARAZIONE DI MARIO PETITTO - CISL POSTE

24 APRILE 2015

Appare assai  singolare che un rappresentante del popolo stigmatizzi una manifestazione di protesta di lavoratori postali per difendere non si capisce cosa.

Le dichiarazioni dell’On. Ribaudo del PD, da noi considerate strumentali e sotto dettatura, rasentano l’indecenza per le affermazioni rivolte alla CISL Poste e alla sua storia e lo sfidiamo ad un pubblico dibattito su “etica e moralità” del nostro sindacato e del suo partito.

Il leader della CISL Poste Petitto continua “è strano che un rappresentante del popolo tenti di parlare del “Piano di Impresa”  di Poste Italiane e non ricordi le centinaia di uffici che chiuderanno, lasciando intere comunità senza servizi postali o finga di non sapere che il Piano di Poste prevede 20 mila esuberi nei prossimi 4 anni, ridimensionando l’occupazione in un Paese affamato di posti di lavoro”.

Se il 53 per cento dei lavoratori postali italiani (e il 65 per cento nel collegio dell’On. Ribaudo) continuano a farsi rappresentare dalla CISL un motivo ci sarà e  ogni buon politico dovrebbe capire i principi della democrazia.

Noi, forti della nostra storia, continueremo a difendere le Poste Italiane ed i suoi lavoratori.

Siamo contenti che la nuova legge elettorale reintroduca la possibilità di scegliere i propri parlamentari e questo ci consentirà di spiegare la nostra azione e la nostra storia durante la prossima campagna elettorale nella circoscrizione dell’On. Ribaudo, stimolando un dibattito politico.