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PREMIO DI RISULTATO: ECCO LA NOSTRA VERITA'!!!

11 MAGGIO 2009

PREMIO DI RISULTATO: ECCO LA NOSTRA VERITA'!!!

VOLPE ISTERICA O AGNELLO GRASSO?

 

 

Reazioni scomposte, irritate, ma soprattutto false quelle che si leggono nel comunicato di alcune OO.SS. sulla chiusura del PREMIO di RISULTATO. Senza polemica raccontiamo la nostra verità, anche perché non è nostra intenzione prenderci meriti esclusivi di un negoziato che stava per chiudersi unitariamente.

 

1)      Il merito dell’accordo era abbondantemente condiviso, salvo alcuni aspetti normativi che al tavolo si sarebbero chiariti, come in effetti e’ accaduto.

2)      La riunione del 7 Maggio era fissata dall’Azienda per la fase conclusiva dell’intesa e tutti ne eravamo a conoscenza.

3)      Non si e’ trattato di un accordo separato ma di un accordo con i Sindacati presenti al tavolo negoziale.

 

Prima che questa vicenda diventi una barzelletta, costringendoci a fare la cronistoria ufficiale e ufficiosa di tutte le dinamiche accadute, poniamo semplici domande ai colleghi sindacali:

 

  1. Secondo voi ai lavoratori gliene può fregare qualcosa di chi e’ invitato o meno al Congresso della Cisl?
  2. Ai lavoratori gliene può fregare qualcosa se l’accordo si chiudeva prima o dopo il Congresso della Cisl? (Figuratevi che non ce ne fregava nemmeno a noi).
  3. I lavoratori sono contenti quando i Sindacati preferiscono un ristorante al tavolo aziendale?
  4. Se l’accordo e’ così brutto, come provate a far intendere ora, perché giorno 8 maggio eravate tutti pronti a sottoscriverlo unitariamente? (Se volete riferiremo modalità e orari di telefonate, contatti, sollecitazioni).
  5. Pensate che ai lavoratori, in questi tempi di crisi, facciano schifo 920 Euro in più nel triennio?
  6. Ai lavoratori interessa qualcosa di chi e’ al vertice dell’Ipost, della Presidenza di Poste e di altre amenità sindacali che non riempiono il carrello  della spesa?

 

Non sarà per caso che per seguire qualche “sbroccato” vi siete malamente impantanati in questa vicenda?

 

E poi e’ mica un disonore firmare anche il giorno dopo un accordo su cui si era lavorato insieme con intelligente e riservata diplomazia. Ricordate la vostra arroganza nell’imporre la firma sulla sanatoria dei ricorsisti anche in assenza della Cisl al tavolo?

Noi, con umiltà, firmammo il giorno dopo senza averci perso la faccia, perché abbiamo pensato solo ai lavoratori.

Allora, cari amici, il problema non e’ un agnello grasso, ma solamente una volpe isterica che fa i capricci come i bambini.

Ma di questo ne parleremo presto e diffusamente.

 

 

                                                                                                                                LA SEGRETERIA NAZIONALE