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Attività Segreteria Generale

POSTE: CGIL E CISL, A OTTOBRE SCIOPERO CONTRO CHIUSURA UFFICI

20 LUGLIO 2012

POSTE: CGIL E CISL, A OTTOBRE SCIOPERO CONTRO CHIUSURA UFFICI =
(AGI) - Roma, 20 lug. - Sciopero a ottobre dei dipendenti delle Poste: lo annunciano in una dichiarazione congiunta Emilio Miceli, segretario generale Slc Cgil e Mario Petitto segretario generale Slp Cisl. Questo perche' "mentre Sarmi afferma a mezzo stampa che gli uffici postali non verranno chiusi e saranno riconvertiti, i suoi dirigenti continuano a predisporne la chiusura. Delle due l'una: o Sarmi fa ricorso alla demagogia per coprire i tagli e tranquillizzare i Sindaci o la sua azienda non lo tiene in considerazione".

 

I due sindacalisti spiegano che "per questo motivo torniamo a chiedere la sospensione delle decisioni aziendali ed un tavolo di confronto nazionale per capire se le sue proposte di riconversione degli uffici in centri multiservizi sono qualcosa di  piu' della pura
propaganda. In ogni caso il Sindacato  interrompera'  tutti i tavoli di confronto sui tagli a livello locale".

"Del resto - aggiungono - un confronto urgente e'  reso ancor piu' necessario dopo il declassamento di Poste Italiane ad opera di  Moody's nei giorni scorsi, da non sottovalutare anche perche'  fa emergere una realta'  aziendale completamente diversa  da quello finora raccontata. L'Azienda regredisce ed i tagli purtroppo ne sono la conferma".

"La nostra opposizione e' dovuta innanzitutto al fatto che i tagli vengono operati  li' dove Poste e'  un'Azienda largamente monopolista e  cioe' nei suoi settori tradizionali del recapito e degli uffici decentrati. Per questi motivi nel prossimo mese di ottobre indiremo uno sciopero generale della categoria con manifestazione a Roma che sara' preceduto da una iniziativa nazionale nel mese di settembre in Emilia Romagna contro la cinica insensibilita' aziendale che, a fronte di un dramma che sta scuotendo la coscienza del Paese, conferma chiusure e tagli anche nelle zone devastate dal terremoto e si rifiuta perfino di devolvere un'ora di lavoro da destinare alle popolazioni di quella regione". (AGI)