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Sportelleria

Sottoscritto importante Accordo su Mercato Privati

19 GIUGNO 2015

Al termine di tre giorni di serrato confronto con l’Azienda,  nella notte del 12 giugno scorso, abbiamo raggiunto una intesa unitaria sui temi di Mercato Privati che riguardano il nuovo modello commerciale retail e impresa, lo sviluppo del servizio al cliente (TSC E CC), i temi occupazionali (conversioni part time e assunzioni) e la definizione di un organico minimo in alcune tipologie di uffici (cluster B e A2).

L’Azienda ci ha illustrato le motivazioni e i razionali che hanno determinato la necessità aziendale di cambiare, ancora una volta, gli assetti organizzativi dei settori in questione.

NUOVO MODELLO COMMERCIALE RETAIL:

AREA TERRITORIALE

·       Superamento della distinzione per canale delle risorse specializzate nella formazione di prodotto liberando così alcune risorse da poter destinare alle strutture di coordinamento e supporto commerciale (minore numero di referenti commerciali di comparto);

·       Aumento delle figure di referente e specialista Pianificazione Commerciale e Sviluppo;

FILIALE

·       Superamento delle figure di specialista Pianificazione Commerciale e Sviluppo (ex PO);

·       Rivisitazione e razionalizzazione delle figure commerciali di Filiale (SCV e SCUP) mediante la creazione di un’ unica figura di Venditore Mobile che si occuperà di tutte le tipologie di uffici SENZA SALA, base B e C monoperatore;

·       Creazione della figura di Referente Coordinamento Commerciale UP CON SALA – non è una figura di vendita ma deve garantire il supporto tecnico, operativo e commerciale a tutti gli uffici di propria competenza;

NUOVO MODELLO COMMERCIALE IMPRESA

UFFICIO POSTALE IMPRESE

·      Superamento della rete fisica degli uffici postali impresa attraverso tre tipologie di intervento: Chiusure definitive, Conversione in UP Retail, Fusione con UP retail – con conseguenti ricadute diversificate tra responsabili, collaboratori, specialisti e OSP;

·      Unificazione, mantenimento e razionalizzazione delle figure specialistiche di vendita SSM e SPI in un'unica figura Specialista Consulente Imprese (in quantità dipendente dalla nuova portafogliazione) - confluenza degli OSP imprese nella sportelleria retail;

AREA TERRITORIALE

·      Superamento delle figure di Responsabile Canale UPI e referenti settore merceologico e potenziamento delle figure supporto canale imprese e specialisti analisi e portafogliazione clienti – creazione delle nuove figure di Responsabile Specialisti Consulenti Imprese, Specialisti consulenti finanziari imprese;

FILIALE

·      Creazione di un presidio di coordinamento esclusivo in n. 41 Filiali (RCIF), ad alta complessità per numero di specialisti gestiti,  mentre per le restanti Filiali creazione di n. 43 figure di presidio che si occuperanno di più Filiali, quest’ultime allocate funzionalmente in Area Territoriale (Responsabile SCI dedicato al coordinamento delle Filiale senza RCIF);

·      Creazione in Filiale e Area Territoriale della figura specialista consulente finanziario imprese, in seguito ad obblighi di bankitalia, per la proposizione fuori sede di prodotti finanziari a clienti imprese;

LINEE EVOLUTIVE TSC E CC

TSC: Le iniziative aziendali illustrateci in questo settore di attività sono d incrementali per quanto attiene le ricadute sull’organico a livello Nazionale. Le stesse hanno però impatti diversi sui singoli territori, in particolare per quanto attiene lo spostamento presso i TSC delle attività di post vendita-impresa.  CC: anche in questo settore le iniziative sono tutte incrementali, in particolare si incrementano i referenti di servizio  A2 in alcuni siti, incremento del rapporto addetti/tutor con incremento di 29 unità, inserimento di un presidio formativo a garanzia delle attività di training (1 per sito (18 unità).

In particolare l’Azienda ha voluto sottolineare la necessità di rendere coerente i nuovi modelli organizzativi con le linee portanti del piano industriale, che tendono ad avvicinare l’attività al cliente ed ai luoghi di produzione e a rispondere alle nuove esigenze  in un mercato finanziario ancora segnato dalla crisi.

Abbiamo da subito contestato all’azienda che, pur comprendendo le necessità di evoluzione della nostra azione rispetto ai mercati, nel breve volgere di pochi anni i modelli commerciali sono stati oggetto di profonde modifiche e ristrutturazioni, non sempre figlie di necessità evolutive ma spesso figlie di progettazioni affrettate ed errate, che li hanno poi riportati a modelli molto simili a quelli dai quali siamo partiti, con notevoli dispendi di risorse economiche e professionali.

Abbiamo inoltre richiesto che l’analisi delle ricadute conseguenti fosse fatta: in parallelo tra i diversi settori al fine di cogliere tutte le possibili opportunità di ricollocazione e fosse oggetto di un reale confronto territoriale.

Infine abbiamo con forza ribadito che era necessario affrontare anche il tema delle risorse applicate nella funzione Mercato Privati, a nostro giudizio insufficienti che creano forti disagi ai lavoratori applicati e servizi non all’altezza delle necessità.

Nonostante l’atteggiamento aziendale fortemente riluttante a voler affrontare l’argomento relativo alle necessità di organico e fortemente chiuso sui temi della ristrutturazione abbiamo raggiunto una intesa, che a nostro giudizio, coglie tutte le nostre osservazioni.

L’intesa è caratterizzata da 4 punti fondamentali:

AZIONI PER IL RIEQUILIBRIO DELLE RISORSE

La ricollocazione delle risorse avverrà progressivamente nel corso dell’anno in coerenza ed in parallelo con tutti gli interventi previsti, in posizioni coerenti con i livelli professionali e secondo i criteri condivisi:

·         Quadri entro la provincia e, esclusivamente su base volontaria, al di fuori della provincia;

·         Livelli B entro 30 Km dalla sede di lavoro attuale;

·         Livelli C privilegiando l’ambito comunale o  nei comuni viciniori, comunque non oltre i 10 km dalla attuale sede di lavoro.

Al termine della fase di ricollocazione interna di ogni singola manovra riorganizzativa, si dovrà procedere ad incrociare le disponibilità di ricollocazione in ambiti organizzativi diversi mantenendo, ove possibile, l’esperienza professionale.

Ulteriori esigenze di ricollocazione che si dovessero evidenziare potranno essere definite nel corso degli incontri territoriali anche se rese operative in momenti successivi, con particolare riferimento alla rivisitazione dei portafogli tra MP e MBPA e al turn over.

Ovviamente durante la fase relativa agli incontri territoriali l’Azienda dovrà mettere a disposizione del confronto:

·         i dati relativi ai posti disponibili utili alle ricollocazioni interne allo stesso progetto;

·         i dati relativi ai posti disponibili utili alle ricollocazioni in altri ambiti organizzativi;

·         i dati relativi ai provvedimenti gestionali utili a diminuire le eventuali eccedenze (esodi, trasferimenti, ecc);

·         i dati relativi ad eventuali possibili sviluppi che potrebbero liberare ulteriori posti utili a ricollocazione;

Per quanto attiene i criteri di ricollocazione del personale specialista B, oltre alla possibile logica della continuità professionale, l’intesa non ha definito alcun criterio di precedenza nella ricollocazione delle figure al fine di lasciare al territorio la libertà del criterio maggiormente corrispondente alle proprie esigenze.

Al fine di favorire al massimo i processi di ricollocazione del personale, l’intesa prevede anche l’utilizzo della mobilità nazionale in deroga, da effettuarsi al termine della fase di ricollocazione per le sedi eventualmente ancora eccedentarie, i cui criteri verranno definiti in un apposito incontro che si terrà a settembre 2015.

POLITICHE OCCUPAZIONALI

Nel porre particolare attenzione al tema delle politiche occupazionali abbiamo convenuto di incontrarci entro il prossimo mese di settembre per affrontare e definire azioni di politiche attive del lavoro che agevolino l’impiego di risorse qualificate attraverso l’utilizzo di regole e strumenti condivisi.

A tal proposito l’Azienda, nel corso del 2015, provvederà ad inserire nel perimetro di MP circa 500 risorse di personale professionalizzato/laureato.

Inoltre abbiamo convenuto, anche al fine di sostenere le esigenze dei diversi territori, di procedere alla conversione p.time vs f.time di 480 risorse in due step consecutivi.

A questo proposito, in considerazione di quanto previsto dall’art.23 comma X del CCNL in tema di priorità dei sottoscrittori di clausola elastica, abbiamo previsto che entro il 26 giugno prossimo si procederà ad una nuova verifica della disponibilità ad effettuare clausole elastiche (che ricordiamo diventa elemento di priorità per le conversioni a f.time) per tutti coloro che fino ad oggi non hanno manifestato tale intendimento.

La descritta procedura consentirà a tutti i p.time verticali di poter avere le stesse opportunità per un eventuale conversione a f.time.

Infine abbiamo convenuto che il criterio attraverso il quale si procederà ad effettuare le trasformazioni sarà quello della maggiore effettiva prestazione.

ORGANICI

In riferimento alla dinamica degli organici oltre a convenire che il tema sarà oggetto di ulteriori approfondimenti in relazione anche alle dinamiche scaturenti dalla riorganizzazione della funzione PCL,  abbiamo ottenuto che, al fine di risolvere le difficoltà più volte evidenziate dai territori relative agli uffici nei quali è più difficile garantire i livelli di presidio necessari, negli uffici postali di Cluster B ed A2 dovrà essere garantita la presenza di 1 unità OSP oltre al DUP (livello B aperti 6 giorni alla settimana) e di 2 unità OSP oltre il DUP (livello A2).

Tali condizione dovrà essere implementata di pari passo con il piano di riorganizzazione relativo alla funzione PCL e realizzata entro il mese di febbraio 2016.

SISTEMA DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI

L’intesa prevede che siano attivati da subito e comunque non oltre il 3 luglio prossimo i tavoli di confronto territoriali, finalizzati all’approfondimento delle ricadute occupazionali, delle relative ricollocazioni in coerenza con i criteri previsti.

Nel corso degli incontri l’Azienda dovrà fornire (come precedentemente evidenziato) ogni utile elemento sia all’individuazione delle soluzioni riallocative sia alle ulteriori disponibilità che risultano dalla riorganizzazione in questione.

Nel corso di tali confronti  verrà esaminato il tema dell’orario di lavoro della funzione commerciale di Filiale e dovranno essere individuate le modalità, in via sperimentale fino a novembre 2015, di presidio al sabato non superando il limite del 33% del personale assegnato.

L’intesa oltre a prevedere almeno 2 fasi di verifica territoriale e Nazionale nei mesi di settembre e novembre, prevede anche ulteriori momenti di confronto Nazionali su Formazione, pressioni commerciali (attivazione osservatorio il 30 luglio), verifica pause video terminalisti e attivazione della commissione inquadramento per definire le job description delle nuove figure.

Cordiali saluti

MARIO PETITTO

FIRMATO