I responsabili di tutela aziendale hanno presentato un progetto riorganizzativo riferito alle 10 centrali CST oggi esistenti. Con la dismissione delle ultime 600 linee punto / punto ancora attive entro i prossimi mesi si saranno disattivate ben 12.600 linee dimostratesi così onerose per i bilanci aziendali.
L’Azienda ha garantito il massimo impegno per eliminare o ridurre drasticamente i falsi allarmi che scaturiscono per obsolescenza della strumentazione e/o per errori del personale.
Procederà quindi in tempi rapidi al rinnovo degli apparati ed a stipulare un unico contratto di manutenzione al posto degli attuali 140 che dovrebbe garantire maggiore e migliore qualità ed assistenza.
L’Azienda intende poi proseguire nel passaggio del servizio dall’attuale “telesorveglianza” alla telegestione più impegnativa e complessa, ma professionalmente più incentivante. Come potrete evincere dall’allegato solo 4 centri (Roma, Bologna, Genova, Napoli) effettueranno il servizio H24 e necessiteranno di 22 unità ciascuna, mentre i rimanenti 6 centri (Milano, Bari, Firenze, Palermo, Torino, Venezia) effettueranno il servizio H12 e necessiteranno di 11 unità. Tali scelte aziendali comporterebbero la riduzione complessiva di 27 unità.
Difficile per noi condividere tale soluzione, in mancanza dei criteri di determinazione del personale di ogni centro, che, in ogni caso, riteniamo debbano essere individuati con la contrattazione decentrata, che si dovrà sviluppare almeno nei prossimi 6 mesi.
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