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Attività Segreteria Generale

Lettera aperta all'Amministratore Delegato Sarmi

13 DICEMBRE 2011

Lettera aperta all'Amministratore Delegato Sarmi

LETTERA  APERTA  ALL’AMMINISTRATORE DELEGATO SARMI

 

Sig. Amministratore,

ieri, in occasione della mia presenza in Lombardia per il Consiglio Regionale del SLP-CISL, sono andato a visitare alcuni Centri di Recapito nel cuore di Milano. Mi avevano informato, nei giorni scorsi, che per fronteggiare, per il mese di Dicembre, gli enormi disservizi già provocati ad Ottobre per lo sciopero delle prestazioni straordinarie di 4 OO.SS. l’Azienda aveva rimosso contemporaneamente i Responsabili della RAM 1 di Milano città, quello della RAM 2 della provincia, i Responsabili RU di entrambe le RAM e i Direttori dei CPD di MI TICINESE, di MI ISOLA, di MI CENTRO, di MI BOVISA. Praticamente la decapitazione di tutta la struttura dei Servizi Postali di Milano e Provincia. Tutti Quadri che avevano, fino al quel momento, goduto di giudizi positivi e di premi aziendali. Al loro posto sono stati inviati nuovi Responsabili dal Veneto, dalla Liguria e dalla Toscana con ingente dispendio di risorse aziendali, perché tutti in missione e allocati in albergo. Per timore che tutto ciò non fosse sufficiente sono state bloccate le ferie ai portalettere e sono stati assunti  200 CTD, a fronte dei 53 dello stesso periodo dell’anno scorso. Con questo spiegamento di forze militari e con l’esborso di risorse finanziarie imponenti eravamo tutti convinti che il servizio di recapito a Milano sarebbe stato efficiente e di qualità.

E invece, caro Ingegnere, sa cosa ho trovato in quegli Uffici? Centinaia e centinaia di cassette di posta accatastate, quintali di corrispondenza di ogni genere abbandonata, oltre centomila raccomandate non recapitate e i poveri Responsabili dei Centri che andavano su e giù senza sapere cosa fare, in contatto costante col loro Capo ALT che impartiva inutili disposizioni come un comandante sulla tolda della nave in avaria. A questo punto poche domande semplici:

1) Ma Lei continua, come al solito del resto, a fingere di non sapere?

2) Ma Lei autorizza lo sperpero dei danari di questa Azienda come se fosse una    allegra gestione familiare di cui non rispondere mai a nessuno?

3) Ma Lei non avrebbe il dovere morale di indagare perché nonostante questo dispiegamento di forze e di risorse il servizio a Milano è collassato?

4) E visto che i vecchi Responsabili li avevate rimossi tutti, tranne il loro Capo, non le viene il sospetto che le responsabilità risiedano altrove?

Erano solo domande retoriche le mie, caro Ingegnere, alle quali so bene che non risponderà. In fondo a chi vuole che gli freghi più delle Poste?

Cordialmente.

                                                                                                          Mario  Petitto

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